Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza 17 gennaio 2025 n.367. Avvalimento a cascata, premiale, di garanzia, operativo.

J. W. Waterhouse

Il divieto di avvalimento a cascata serve a evitare che l’impresa ausiliaria, priva del requisito che intende mettere a disposizione del concorrente ausiliato, lo acquisisca a sua volta mediante avvalimento da altro soggetto. La disciplina dell’avvalimento contenuta nel Codice del 2023 – espressione di un cambio di impostazione netto rispetto a quella contenuta nell’art. 89 del Codice del 2016 – non è più incentrata sul mero prestito dei requisiti al fine di migliorare la propria offerta (avvalimento premiale), ma sullo stesso contratto di avvalimento, in forma scritta a pena di nullità e, di norma, oneroso, con il quale una o più imprese ausiliarie si obbligano a mettere a disposizione del concorrente, per tutta la durata dell’appalto, le dotazioni tecniche e le risorse umane e strumentali di cui necessita. Essa comprende sia la disciplina dell’avvalimento c.d. operativo – riguardante i requisiti di capacità tecnico professionale – sia la disciplina dell’avvalimento c.d. di garanzia, concernente le capacità economico finanziarie.

massima di redazione

testo integrale

Cons Stato sez V sentenza n. 367-2025

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