Con riferimento ad una graduatoria di concorso approvata nel 1999, sulla base del principio della domanda che regola il processo amministrativo, il giudice amministrativo, ritenuta la fondatezza del ricorso, non può ex officio limitarsi a condannare l’amministrazione al risarcimento dei…
Categoria: diritto
Corte di Cassazione, sez. VI Civile, sentenza 14 aprile 2015, n. 7448. La caduta su una rampa ghiacciata cosparsa di sale non è fatto risarcibile se il danneggiato non ha prestato attenzione e prudenza.
Se il danno non deriva da un dinamismo interno alla cosa ma richieda che l’agire del danneggiato si unisca alla cosa, di per sé inerte, per provare il nesso di causa occorre dimostrare l’obiettiva situazione di pericolosità che renderebbe molto…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 27 gennaio – 13 aprile 2015, n. 7370. Il direttore dei lavori risponde dei vizi e difetti dell’opera pur se commessi da altri.
Il direttore dei lavori è la persona di fiducia del committente, incaricata di sorvegliare che le opere vengano correttamente eseguite dall’appaltatore e dal personale di cui questi si, intervenendo per tempo anche solo a fermarne l’esecuzione, prima che esse venissero…
Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 10 aprile 2015, n. 7273. Gli interventi edilizi a favore dei portatori di handicap possono derogare le distanze legali se indispensabili e necessari per l’accesso e la mobilità .
Il giudizio di prevalenza delle esigenze dei soggetti portatori di handicap su quelle connesse alle distanze legali è stato già formulato, una volta per tutte, dal legislatore, all’art. 3 della legge n. 13 del 1989, che infatti prevede la deroga…
Consiglio di Stato sez. VI, sentenza 9 aprile 2015, n.1796. Se la graduatoria del concorso è ancora efficace, la priorità per la P.A. è lo scorrimento.
In presenza di una graduatoria concorsuale ancora efficace, la regola generale da seguire per la copertura dei posti vacanti è quella dello scorrimento della medesima, in preferenza dell’indizione di un nuovo concorso. Infatti la disciplina positiva, pur non spingendosi fino ad…
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 8 aprile 2015, n. 7007. Le pretese economiche dei partecipanti all’impresa familiare rientrano nella competenza del giudice del lavoro.
In tema d’impresa familiare, la cognizione del giudice del lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., non è circoscritta all’accertamento del diritto alla remunerazione dei soggetti indicati dall’art. 230 bis cod. civ., ma comprende la domanda con la quale un…