Rinvio del PAT all’1 gennaio 2017. Paino: “Sono dispiaciuto. E’ un Paese che non vuole affrontare la realtà.”

Sono dispiaciuto per il rinvio di sei mesi, da parte del Consiglio dei ministri, del periodo di sperimentazione del processo amministrativo telematico. Un Paese che rinvia è un Paese che non vuole affrontare la realtà”. PainoLo ha affermato il Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno, in apertura del Congresso dell’Unione nazionale avvocati Amministrativisti a Genova. Questo congresso, ha sottolineato Pajno, era stato organizzato con “una regia perfetta, proprio in coincidenza con quello che doveva essere l’avvio del processo telematico; congresso che ci avrebbe accompagnato nel futuro, futuro che ora con il rinvio sa di passato”

Ora “possediamo solo il presente – ha aggiunto il presidente del Consiglio di Stato – un presente che è senza futuro. Il rinvio al primo gennaio 2017 è una circostanza molto italiana che non ci riporta alle migliori abitudini. Questi sei mesi allora dovranno servire per mettere meglio a regime il meccanismo del Pat e correggere eventuali errori, certo è che i regolamenti possono essere modificati”. “Spero – ha proseguito Pajno – che si tratti dell’ultimo rinvio. Occorre spendere nel modo migliore, a questo punto, il tempo che ci attende”. Sul piede di guerra e molto più duri gli avvocati: “Il rinvio del Consiglio dei ministri – ha tuonato il presidente dell’Unione nazionale avvocati Amministrativisti Umberto Fantigrossi – è stato un colpo di fulmine. Apprezzo l’equilibrio del presidente Pajno che ha certamente un approccio realista, ma noi diciamo basta. Basta essere trattati da sudditi, ci hanno messo di fronte al fatto compiuto”.

Fantigrossi ha poi aggiunto: “La decisione di rinviare sul Pat traccia un segno del passato, un brutto passato, noi responsabilmente abbiamo fermato le proteste di una parte dell’Avvocatura che voleva utilizzare l’arma dello sciopero e cercheremo di mantenere questo equilibrio”.

Fonte: askanews.it

This Post Has Been Viewed 177 Times