Seminario: La recente riforma della legge urbanistica regionale Calabria. Lamezia Terme, 9 febbraio.

Si è svolto il seminario di diritto urbanistico organizzato da un istituto regionale per la formazione negli enti locali, sul tema ”La recente riforma della Legge Urbanistica regionale Calabria (l.r.19/2002)”, approvata con la legge regionale n. 40 del 30.12.2015. In sala, affollata di funzionari e dirigenti comunali provenienti da tutta la Calabria, il docente, avv. Antonello Sdanganelli, ha affrontato gli aspetti problematici derivanti dalla riforma, soffermandosi su alcune positività, ma anche sulle criticità della legge. In particolare, è stata trattata e dibattuta la figura nuova del Regolamento Operativo, che, per i comuni inferiori a 5000 abitanti – in Calabria sono 327 su 409- – sostituisce l’obbligo della redazione del Piano Strutturale Comunale, e comporta non pochi problemi applicativi di compatibilità con i piani urbanistici previgenti a causa del suo contenuto ibrido.foto1 Inoltre è stato evidenziato come la legge regionale: non abbia sancito l’obbligatorietà dei Piani Urbanistici Associati per i comuni piccoli; abbia lasciato troppa discrezionalità ai comuni sulla riduzione del consumo di suolo o sul consumo di suolo zero che rimangono allo stato declamatorio; sia rimasta alquanto vaga sul risparmio energetico laddove, invece, era necessario imporre vincoli ai comuni. La legge regionale offre alcuni spunti interessanti sulla inedificabilità assoluta in area agricola, ma non opera nell’insieme dell’impianto precedente rimasto pressochè intatto. E pensare che la prima versione del 2002 della legge urbanistica, specie sulla pianificazione comunale, è stata quasi completamente disattesa, considerando che, in quasi quindici anni, solo il 20% dei comuni calabresi ha adottato il Piano Strutturale Comunale.

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