La docente che ha presentato domanda di mobilità sul territorio nazionale ha il diritto di conseguire una sede in ambito regionale secondo le preferenze da essa espresse che non può essere affievolito dall’algoritmo ministeriale che, da parte sua, ha determinato…
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Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 13 gennaio 2017 n.72
Le scelte urbanistiche e la loro motivazione difficilmente vanno ricondotte ad un unico documento sul quale si definisce e manifesta l’esercizio della potestà discrezionale dell’amministrazione (sia pure nelle forme previste per l’espressione di tale “volontà”), redatto dal medesimo organo collegiale,…
Consiglio di Stato, Sezione Terza, sentenza 9 gennaio 2017 n.30
I principi eurounitari di tutela dell’affidamento e di non discriminazione impongono alle Amministrazioni appaltanti di definire e di rendere pubbliche, in anticipo e con chiarezza, le condizioni sostanziali e procedurali relative alla partecipazione ad un appalto, affinché gli offerenti possano…
Consiglio di Stato, Sezione Sesta, sentenza 4 agosto 2016 n.3528. Sussiste la giurisdizione del giudice amministrativo sugli atti regolamentari che disciplinano le modalità generali di accesso alle graduatorie permanenti.
Spetta al giudice amministrativo la giurisdizione sugli atti regolamentari che disciplinano le modalità generali di accesso alle graduatorie permanenti per i ruoli del personale docente della scuola materna, elementare e secondaria di cui all’art. 401 del decreto legislativo 16 aprile…
Consiglio di Stato, Sezione VI, sentenza 18 luglio 2016 n. 3194. Il permesso di costruire in sanatoria esige la verifica della doppia conformità.
Il permesso in sanatoria ex art. 36 del d.P.R. n. 380 del 2001 richiede che l’intervento risulti conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento sia della realizzazione del manufatto e sia della presentazione della domanda – criterio della…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 7 luglio 2016 n.3014. Nelle procedure ad evidenza pubblica il falso innocuo non è rilevante se non come mancanza di diligenza nell’osservanza del bando.
Nelle procedure di evidenza pubblica il c.d. falso innocuo – quindi, una concreta manifestazione di un “reato impossibile “ per inesistenza dell’oggetto od inidoneità dell’azione ex art. 49 comma 2 cp – è istituto insussistente atteso che, la completezza delle…