La legittimazione ad impugnare un provvedimento amministrativo deve essere direttamente correlata alla situazione giuridica sostanziale di cui si assume la lesione postula l’esistenza di un interesse attuale e concreto all’annullamento dell’atto. In caso contrario, l’impugnativa verrebbe degradata a rango di…
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Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza 23 giugno 2022 n. 5189. Procedimento sanzionatorio, perentorietà del termine finale, effettività diritto di difesa, certezza dei rapporti giuridici.
La natura sanzionatoria di un provvedimento amministrativo deve essere desunta dagli effetti pregiudizievoli che lo stesso arreca nella sfera giuridica del destinatario, dovendosi avere riguardo alla natura di tali effetti, da valutarsi caso per caso. Le annotazioni ANAC non incidono…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 31 maggio 2022 n. 4417. Cessione di cubatura, perequazione, controllo urbanistico.
La cessione di cubatura costituisce un genus, al cui interno si intrecciano gli atti tra privati volti a fare transitare direttamente potestà edificatoria da una proprietà all’altra, nei limiti consentiti, con i diritti edificatori direttamente generati dalla p.a. nell’ambito della…
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, sentenza 3 maggio 2021 n. 11566. Rapporto convenzionale medici pediatri e riduzione, contrattazione collettiva e riduzione in peius dei compensi.
Il rapporto convenzionale con il Servizio Sanitario Nazionale dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale è disciplinato, quanto agli aspetti economici, dagli accordi collettivi nazionali e integrativi ai quali devono conformarsi, a pena di nullità, i…
Consiglio di Stato, Sezione Quinta, sentenza 2 aprile 2020 n. 2213. Giustificativi nella verifica dell’anomalia, modifica dell’offerta, esclusione del concorrente.
Sussiste una netta distinzione funzionale fra la verifica di anomalia – volta ad accertare la sostenibilità dell’offerta, e dunque la sua serietà – e la valutazione dell’offerta, nonché la (successiva) verifica dell’esatto adempimento da parte dell’affidatario, segmenti del rapporto fra…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 24 settembre 2015, n. 18860. I danni da vendita di un prodotto assicurativo fantasma sono risarciti in solido dall’agente e, per responsabilità oggettiva, dalla compagnia.
Nel giudizio introdotto dal risparmiatore per fare accertare la sussistenza della responsabilità oggettiva, ex art. 2049 c.c., della compagnia di assicurazioni per il fatto illecito del suo agente che abbia venduto al cliente un prodotto assicurativo “fantasma” impossessandosi del denaro…