L’inoperatività della garanzia assicurativa discende non solo dalla clausole pattizie di cui si assume la vessatorietà (e dall’implicito richiamo in esse alle fattispecie di cui agli artt. 186 e 187 C.S.), ma anche dal principio di cui all’art. 1900 cod….
Categoria: diritto
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 6 maggio 2015, n. 8991. La morte di un militare per un insensato gioco con le armi fra commilitoni, espone la P.A. a responsabilità risarcitoria diretta
Qualora un dipendente della P.A. abbia commesso un atto illecito e si accerti che ciò è avvenuto in quanto i superiori gerarchici del dipendente stesso hanno omesso di emanare le direttive opportune per prevenire la commissione, da parte dei lavoratori…
Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 5 maggio 2015, n. 8938. Il regime processuale delle scritture provenienti dai terzi è diverso rispetto a quelle provenienti dalle parti processuali.
Le scritture provenienti da terzi estranei al giudizio, pur non avendo il valore di prova piena, possono fornire elementi indiziari atti a concorrere alla formazione del convincimento del giudice. L’art. 2702 cod. civ., che disciplina l’efficacia nel giudizio della scrittura…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 4 maggio 2015, n. 8893. Una buca in un marciapiede ricoperto d’acqua è un pericolo che la vittima è tenuta ad avvistare.
Il soggetto gravato da responsabilità presunta – e non da colpa presunta – come quella del custode per i danni causati dalla cosa in sua custodia, può vincere tale presunzione dimostrando che il danno è dipeso dal caso fortuito, nella…
“La legge e la giustizia” Lectio magistralis del prof.Gustavo Zagrebelsky
“La legge e la giustizia” Lectio magistralis del prof.Gustavo Zagrebelsky Dall’arcaico rapporto conflittuale fra Antigone, custode del nomos inteso come tradizione o consuetudine spontaneamente osservata dai cittadini, e Creonte, titolare del potere regio, creatore di un comando nuovo – divieto…
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 28 aprile 2015, n. 8590. Il tecnico non può pretendere dal chirurgo il ruolo in sala operatoria se, a causa di un suo inadempimento, è stato sanzionato disciplinarmente.
Il mancato affidamento di compiti in sala operatoria non va qualificato come sanzione disciplinare, ma il comportamento datoriale si giustifica sul rilievo che, a causa di una precedente inadempienza, registratasi durante un intervento operatorio per la quale il tecnico era…