Nel caso di dipendente assenteista, oltre al danno rappresentato dall’importo degli assegni indebitamente percepiti, può venire in evidenza anche il danno non patrimoniale, arrecato al prestigio ed all’immagine della pubblica amministrazione dal suo comportamento doloso. Per la valutazione di detta…
Mese: aprile 2016
I Contratti misti, in Appalti e contratti pubblici – Commentario sistematico, a cura di Fabio Saitta, CEDAM, dal 29 aprile 2016
Antonello Sdanganelli I Contratti misti, in Appalti e contratti pubblici – Commentario sistematico, a cura di Fabio Saitta, CEDAM, dal 29 aprile 2016
Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici: il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa costituisce la regola; quello del prezzo più basso previsto per i lavori fino a 1.000.000 di euro non è libero ma è soggetto a puntuale motivazione.
Antonello Sdanganelli Brevi riflessioni sui criteri di aggiudicazione dell’appalto nel nuovo Codice dei Contratti. All’indomani dell’entrata in vigore del Codice dei contratti pubblici approvato con decreto legislativo 19 aprile 2016, n.50, non poche sorprese ha suscitato il testo dell’art.95 (Criteri…
Il Codice dei Contratti Pubblici: seminario di studi.
Il 22 aprile a Lamezia Terme, si è svolto il primo di una serie di seminari, organizzati da un’istituto regionale di formazione pubblica, dedicata al Codice dei Contratti Pubblici, approvato con decreto legislativo n.50 del 19 aprile 2016, immediatamente in…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 5 aprile 2016, n. 6540. Non c’è diffamazione nell’esposto di un dirigente scolastico per la punizione disciplinare di un dipendente, privo di critiche virulente, attacchi personali e fatti totalmente inventati.
E’ privo di contenuto diffamatorio e, dunque, pregiudizievole ai fini risarcitori, l’esposto di un dirigente scolastico diretto ad eccitare i poteri disciplinari nei confronti del denunciato, dipendente da altra amministrazione (nella specie, il Comune), in quanto esente da critiche virulente…
Tribunale Amministrativo Regionale della Calabria, Catanzaro, sez. 2^, sentenza 5 aprile 2016 n. 690 e n.691. La revoca dell’assegnazione di lotti ricompresi in un piano per gli investimenti produttivi deve rispettare rigorosamente le clausole del bando che disciplina i rapporti fra ente ed imprenditore assegnatario.
In caso di revoca dell’assegnazione di lotti ricompresi in piano per gli investimenti produttivi (P.I.P.), l’amministrazione comunale deve verificare la posizione dell’assegnatario, cui era stato contestato il mancato pagamento di una rata del corrispettivo del terreno, alla stregua delle norme del bando…