In presenza di una graduatoria concorsuale ancora efficace, la regola generale da seguire per la copertura dei posti vacanti è quella dello scorrimento della medesima, in preferenza dell’indizione di un nuovo concorso. Infatti la disciplina positiva, pur non spingendosi fino ad…
Categoria: diritto
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 8 aprile 2015, n. 7007. Le pretese economiche dei partecipanti all’impresa familiare rientrano nella competenza del giudice del lavoro.
In tema d’impresa familiare, la cognizione del giudice del lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., non è circoscritta all’accertamento del diritto alla remunerazione dei soggetti indicati dall’art. 230 bis cod. civ., ma comprende la domanda con la quale un…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 7 aprile 2015, n. 6901. Termine decennale di prescrizione per il risarcimento dei danni dopo condanna generica in sede penale.
Nel caso in cui il giudizio penale si sia concluso con una sentenza che contiene anche la condanna generica al risarcimento dei danni a carico del responsabile civile ed in favore del danneggiato costituitosi parte civile, la successiva azione…
Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 2 aprile 2015, n. 6786. L’impianto di condizionamento d’aria non può arrecare lesione della qualità della vita e della salute altrui.
Il divieto di immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, oltre la normale tollerabilità, mira alla tutela della proprietà nella sua pienezza, con riferimento alle multiformi esigenze di vita e di piena fruibilità del bene, alla qualità della…
Corte di Cassazione, sez. VI Penale, sentenza 31 marzo 2015, n. 13799. La P.A. risponde dei danni cagionati dai propri dipendenti autori di reato
Sussiste la potenziale responsabilità civile della Pubblica Amministrazione per le condotte di propri dipendenti che, sfruttando l’adempimento di funzioni pubbliche ad essi espressamente attribuite, ed in esclusiva ragione di un tale adempimento che quindi costituisce l’occasione necessaria e strutturale del…
Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza 1 aprile 2015, n. 6631. Se il lavoratore si astiene dal lavoro per l’ambiente freddo, la retribuzione gli è comunque dovuta.
La violazione, da parte del datore di lavoro, dell’obbligo di assicurare condizioni di lavoro idonee a garantire la sicurezza delle lavorazioni e tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro (2087, cod. civ.) legittima i lavoratori…