La disciplina delle distanze prevista dal codice civile (873 ss., c.c.) presiede alla regolamentazione dei rapporti di vicinato ed alla tutela del diritto di proprietà e vincola anche la Pubblica Amministrazione, non solo nel caso in cui la stessa operi…
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Tribunale Amministrativo Regionale Calabria, Catanzaro, sentenza 14 dicembre 2020 n. 2001. Impugnazione tardiva del permesso di costruire.
L’accesso dei documenti progettuali inerenti un costruendo fabbricato, adiacente la stazione di servizio carburanti del ricorrente, per visionare la documentazione e verificare il rispetto delle distanze di sicurezza esterne, con particolare riferimento al punto di riempimento del deposito GPL per…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 16 ottobre 2020 n. 6282. Distanza, altezza massima in interventi di demolizione e ricostruzione
Con le modifiche apportate dall’art. 5 del D.L. n. 32/2019 all’art. 2 bis del TU edilizia la demolizione e ricostruzione di un fabbricato è consentita nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti purché sia effettuata assicurando la coincidenza dell’area di sedime…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 13 marzo 2018 n. 1583
Se in sede di pianificazione urbanistica generale l’edificazione di un’area è subordinata alla predisposizione di un piano particolareggiato, si è in presenza di un effetto conformativo dello ius aedificandi che incide direttamente sulla posizione soggettiva. In tal senso, se si…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 15 dicembre 2017 n. 5908
Nell’ipotesi di impugnazione di titoli edilizi, la sussistenza del requisito della mera vicinitas non costituisce elemento sufficiente a comprovare la legittimazione a ricorrere e l’interesse al ricorso, occorrendo invece la positiva dimostrazione di un danno che attingerebbe la posizione di…
Consiglio di Stato, Sezione Quarta, sentenza 20 luglio 2016 n.3250. E’ irragionevole la scelta urbanistica di trasformare un’area a vocazione industriale in area abitativa senza motivare sulla compatibilità fra di esse.
In sede di pianificazione generale del territorio, l’ampia discrezionalità di cui il Comune dispone in ordine alle scelte sulla destinazione dei suoli, non richiede una particolare motivazione al di là di quella ricavabile dai criteri e principi generali cui s’ispira…