E’ illegittima la cancellazione del candidato dalla lista elettorale presentata nelle elezioni comunali a carico del quale la commissione elettorale ha accertato una sentenza di patteggiamento per un reato previsto dalla legge Severino come causa di incadidabilità, se la sentenza…
Tag: sentenza
Tribunale di Torino, Sezione Lavoro, sentenza 9 maggio 2017 n. 576
L’assoluzione del pubblico dipendente comunale a conclusione del processo penale per truffa aggravata e peculato al quale era stato sottoposto non impedisce il procedimento disciplinare a suo carico, potendo i fatti essere rivalutati in quella diversa sede non certo nella…
Tribunale di Bari, Prima Sezione Civile, sentenza 21 aprile 2017 n. 2105
Il giudice ordinario potrebbe rilevare anche d’ufficio il difetto di giurisdizione ma ciò solo se (o fino a quando) sul punto non si sia formato il giudicato esplicito o implicito. Essendo stata emessa una pronuncia in tema di giurisdizione ad…
Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte, Sezione Prima, sentenza 10 marzo 2017 n.348
La dismissione della partecipazione di un Comune da una società a partecipazione pubblica concreta un atto jure privatorum, compiuto dal comune “uti socius” – e non “jure imperii”. Pertanto, delibere impugnate pongono le parti contendenti, il Comune e società partecipata…
Consiglio di Stato, Sezione Sesta, sentenza 7 novembre 2016 n.4647. Al proprietario di un’area inquinata, non responsabile dell’inquinamento, non puo essere ordinata l’attività di rimozione, prevenzione e messa in sicurezza di emergenza.
La direttiva 2004/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 21 aprile 2004, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, deve essere interpretata nel senso che non osta a una normativa nazionale la quale, nell’ipotesi…
Consiglio di Stato, sez. IV, sentenza 22.10.2015 n. 4817. Caso Icom Borgo Antico. Non è dovuto alcun risarcimento se dopo la sentenza di annullamento del diniego di costruire, il privato non eserciti tutti gli strumenti di tutela volti ad impedire il prodursi dei danni lamentati, per circa 20 milioni di euro, nel successivo giudizio risarcitorio.
In seguito ad una sentenza di annullamento dell’illegittimo diniego di costruire lesivo dell’interesse pretensivo del privato, non sussiste la responsabilità risarcitoria del Comune, ove il primo non abbia esperito gli strumenti di tutela previsti dall’ordinamento per ottenere il permesso di…