Il mancato affidamento di compiti in sala operatoria non va qualificato come sanzione disciplinare, ma il comportamento datoriale si giustifica sul rilievo che, a causa di una precedente inadempienza, registratasi durante un intervento operatorio per la quale il tecnico era…
Mese: aprile 2015
Corte di Cassazione, sez. I Civile, sentenza 21 aprile 2015, n. 8100. Ai nonni non è riconosciuto un autonomo diritto di visita dei nipoti figli di coniugi separati.
L’art. 1, comma primo, della legge 8 febbraio 2006, n. 54, che ha novellato l’art. 155 cod. civ., nel prevedere il diritto dei minori, figli di coniugi separati, di conservare rapporti significativi con gli ascendenti (nonni ed i parenti di…
Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza 24 aprile 2015, n. 8394. La condanna per corruzione obbliga, in sede civile, a provare il danno all’immagine e al decoro dell’ente anche con presunzioni semplici.
La statuizione del giudice penale sull’an debeatur non costituisce prova sufficiente, nel giudizio civile, per dimostrare l’effettiva sussistenza di un danno risarcibile non patrimoniale, che non può mai essere ritenuta in re ipsa, ma va sempre debitamente allegata e provata…
Corte di Cassazione, sez. II Civile, sentenza 23 aprile 2015, n. 8303. Il giudicato penale vincola il giudice civile nella previsione dell’art. 654 c.p.p.
Se è vero che il codice di procedura penale del 1988 detta la regola, innovativa e generale, dell’autonomia tra il giudizio civile ed il giudizio penale, nondimeno di tale regola le norme di cui agli artt. 651, 652, 653 e…
Corte di Cassazione, sez. VI Civile, sentenza 21 aprile, n. 8114. Per l’ufficiale giudiziario è sufficiente l’informazione negativa del portiere dello stabile per considerare sconosciuto il destinatario della notifica.
Dovendosi ritenersi integrata la normale diligenza richiesta al notificante, è legittima la notifica dell’atto di citazione effettuata ai sensi dell’art. 143 cod. proc. civ. qualora il notificante abbia previamente proceduto a notificare l’atto nella residenza risultante dall’anagrafe e, dalle informazioni…
Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza 21 aprile 2015, n. 16678. Il reato previsto dall’art.187 codice della strada richiede l’assunzione di droghe e la guida in stato di alterazione.
Ai fini della configurabilità del reato di cui all’art. 187 cod. strada, non è sufficiente che l’agente si sia posto alla guida del veicolo subito dopo aver assunto droghe ma è necessario che egli abbia guidato in stato di alterazione…